Riqualificazione della Stazione Centrale: un progetto atteso da anni

stazione centrale palermo
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Dopo una lunga attesa, le Ferrovie stanno finalmente per avviare i lavori di riqualificazione della stazione centrale di Palermo.

Questo ambizioso progetto, suddiviso in due fasi, rappresenta un investimento di oltre 30 milioni di euro ed è destinato a migliorare notevolmente la stazione e l’esperienza dei viaggiatori.

L’annuncio è stato fatto di recente dal presidente di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Dario Lo Bosco, e ora sono stati forniti ulteriori dettagli sui lavori attesi da oltre due decenni.

Il progetto di riqualificazione è realizzato da Rfi in collaborazione con Grandi Stazioni Rail, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato (Fs) che gestisce le 14 stazioni “Platinum” italiane, tra cui Roma Termini.

Gli interventi previsti includono miglioramenti architettonici, funzionali e strutturali sia negli spazi esterni che interni della stazione, nonché l’accessibilità, il tutto volto a migliorare la funzionalità e gli standard qualitativi per i viaggiatori.

La stazione centrale di Palermo è diventata il principale nodo di interscambio della città e del trasporto regionale, ma soffre della mancanza di collegamenti ad alta velocità e servizi a lunga percorrenza, il che la relega in coda alle 14 grandi stazioni italiane in termini di traffico.

Tuttavia, registra ancora un notevole flusso di passeggeri, con 52.000 persone in transito al giorno, 10 milioni di viaggiatori all’anno e 250 treni al giorno, secondo i dati di Grandi Stazioni Rail.

La prima fase del progetto è già in fase esecutiva, con un investimento di otto milioni di euro, e i lavori dovrebbero iniziare entro il primo semestre del 2024.

Questa fase comprende la realizzazione di una nuova pavimentazione dei marciapiedi dei binari, miglioramenti per l’accessibilità alle persone a mobilità ridotta, la ristrutturazione delle pensiline e la riconfigurazione delle aree esterne e dei collegamenti con il terminal bus.

La seconda fase, più ampia e complessa, è attualmente in fase di valutazione tecnico-economica, ma si prevede che richiederà circa 20 milioni di euro.

Questa fase prevede il miglioramento sismico del fabbricato storico della stazione, la completa riqualificazione dell’atrio, della biglietteria e dei servizi, nonché la realizzazione di una copertura della corte alla testa dei binari.

Quest’ultima caratteristica richiama lo stile dell’antica tettoia in ferro e vetro che copriva i binari della stazione dal 1883 al 1941, prima di essere smontata per recuperare il ferro durante la Seconda Guerra Mondiale.

Insomma come al solito si vende tanto fumo, perché domani vedremo solo lavori minimi che sicuramente riqualificheranno solo in minima parte l’hub di interscambio.

L’obiettivo di questi interventi è non solo migliorare l’aspetto e la funzionalità della stazione ma anche renderla più attrattiva per i viaggiatori e le attività commerciali.

Questo progetto rappresenta una svolta importante per la città di Palermo, dopo decenni di attesa e promesse non mantenute.

La riqualificazione della stazione centrale dovrebbe contribuire a migliorare l’esperienza di viaggio e a valorizzare l’importante patrimonio storico e architettonico della città.

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14 Thoughts to “Riqualificazione della Stazione Centrale: un progetto atteso da anni”

  1. punteruolorosso

    abbatteranno il muro fra la stazione di via fazello e i binari?
    giusto riqualificare la stazione, ma la vera svolta sarà nel trasformarla in un grande nodo di interscambio. servono dunque l’ampliamento della rete tram (linea che scende da corso tokory e si collega a quella per roccella, linea costiera che risale da via lincoln), una frequenza di un treno ogni 10 minuti sul passante e una stazione sotterranea della metro leggera automatica. treni e bus per la provincia e per gli altri capoluoghi, ma anche lì con doppio binario e tempi di percorrenza ridotti. se non si faranno tutte queste cose, non penso che la stazione centrale diventerà mai quello che vorrebbero loro.

  2. vicchio65

    Suggerirei di rivedere l’articolo…che mi sembra un pò “confuso” 🙂 😉

  3. Angelo

    Tempo fa leggevo di un’idea che suggeriva la realizzazione di un livello sotterraneo per ospitare i treni provenienti da Punta Raisi e gli eventuali convogli dell’ipotetico futuro allargamento dell’anello ferroviario / MAL, oltre a varie attività commerciali; liberando così un binario in superficie (il 10) che potrebbe venire utilizzato per accogliere treni regionali e non.
    Resta solo un’idea… forse, chissà!

  4. Fresh

    Sempre bello migliorare le cose.
    Spero che questo adeguamento porti anche:
    – treni più frequenti per le varie destinazioni
    – percorrenze in tempi più brevi (scandaloso dover cambiare treno per andare da Palermo a Catania)
    – pulizia non solo “dentro” ma anche “fuori” la stazione

  5. FF

    La frequenza dei treni, purtroppo, non è in alcun modo collegata ai lavori di ristrutturazione. La Regione ha deciso che finché non verranno completati i lavori a Belgio, a Bernava e temo anche a Lazio, non interverrà sul contratto di servizio in essere con RFI. E’ quello che determina i km-treno a livello regionale e quindi la frequenza sul passante che, tra l’altro, potrebbe già essere di 4 treni/h per direzione ma Alessandro Aricò non interviene. O meglio, tira fuori il discorso soltanto quando vanno a visitare qualche cantiere come accaduto di recente con quello della stazione Politeama.

    Come dice punteruolorosso, attendiamo che con l’anno nuovo inizino i lavori per la realizzazione della linea B lungo via Ernesto Basile e da lì fino alla stazione centrale per chiudere un importante circuito della rete tranviaria.

  6. cico

    Sicuramente questo e’ una grande progetto, che fa’ di Palermo Centrale una delle grandi stazioni, unica in Sicilia, e secondo di Napoli, premesso questo unica “pecca” almeno non si hanno notizie in merito, non fare una piazza sotterranea sotto piazza giulio cesare pe accedere ai binari e con negozi bar, quello sarebbe il salto di qualità
    Comunque RFI almeno in restyling ha dimostrato di sapere e capire che Palermo Centrale la la stazione piu’ imporrante di Sicilia e’ un stazione di snodo e’ la piu’ grande di Sicilia, e gia’ questo e’ una cosa importante il resto vedremo…a questo aggiungerei il famosa modifica del piano commerciale di via roma e cosi potrebbe rinascere tutto il “quartiere delle ferrovia” che va nel epicentro delle arterie del centro cittadine cioè via lincoln via oreto corso tukory via roma via maqueda …ovviamente con la piazza giuluo cesare.

  7. cico

    CHIUDO IL DISCORSO STAZIONE CENTRALE …
    Ci lamentiamo sempre che siamo discriminati …PER UNA VOLA Rfi e Grandi stazioni si ricorda che Palermo Centrale e’ la piiu’ grande stazione di Sicilia, stazione di snodo e la seconda per grandezza al Sud dopo Napoli e voi avete sempre da lamentarvi…io SPERO che nel 2024 si parte con 2 cantieri che cambieranno un po’ l’architettura fatiscente sciatta di Palermo, il cantiere Porto di Palermo lato Crispi che dovrebebbe dare quell’immagine di porto avveniristico moderno con tanti servizi commerciali e di ristorio e appunto la Stazione di Palermo Centrale, Palermo e’ la 5° citta’ d’Italia la 1° di Sicilia ha bisogno di grandi opere di grandi infrastrutture come tutte le grandi citta’ d’Italia, incominciando dal triangolo delle porte di Palermo, Aeroporto Stazione Centrale Porto, dove arrivano e partono migliaia di turisti, un triangolo che per adesso e’ disconnesso e in uno stato pietroso..

  8. Anonimo

    Sono d’accordo con chi dice che la nostra città, 5a in Italia per popolazione, meriterebbe maggiore attenzione e investimenti.
    Tuttavia concordo completamente con chi afferma che prima dell’ “immagine” -pure importante- della città, occorrerebbe privilegiare la “sostanza”, ossia i completamenti di passante (ancora in parte ad un binario e con varie stazioni in completamento) e anello ferroviari, e del sistema tram (neanche parlo degli autobus: ancora si attende almeno l’attivazione di un sistema che preannunci gli arrivi delle corse, presente in tutta Europa, e in alcune città italiane da 40 anni!) e del biglietto unico (anche qui credo siamo fra le pochissime città italiane a non averlo).
    Non mi piace far parte del partito dei perenni lamentosi, però è vero cha a volte sembra che Palermo sia una città che non si prenda nessuna cura di sè stessa: che non si ami. Sono stato un mese fa a Valencia, città spagnola (quindi mediterranea, latina e del sud Europa come noi), un po’ piu’ grande (780.000 abitanti contro i nostri 630.000) che ha dieci (dico dieci) linee metropolitane, un meraviglioso giardino-parco di 8 km sul letto di un fiume interrato che attraversa tutta la città, una pulizia impeccabile e abbonamento per tre giorni per tutti i mezzi di 22 € incluso il trasfer da/per l’aeroporto e sconto del 50% in tutti i monumenti: esempi di città che si amano e che si fanno amare.
    La nostra è una città bellissima, ma dovremmo guardarci intorno: il mondo va avanti e noi?

  9. Janmaris

    Scusate, il precedente commento era mio (janmaris), m’è scappato l’invio prima di firmarmi

  10. FF

    Noi ancora ci litighiamo per boicottare il tram che distrugge il centro. Vedi che gran minchioni che ci troviamo.

  11. Arenzana

    Ben venga il restauro della stazione centrale ma va bonificata e rivista l’intera piazza Giulio Cesare e piazza Francesco Cupani soprattutto con l’avvio in esercizio delle nuove linee di tram : rimozione della pensilina esterna Amat e sostituzione della rotonda con un giardino, ampliamento dell’area verde di piazza Cupani. L’auto stazione dei pullman potrà in futuro accogliere anche linee urbane Amat visto che si prospettano nuovi terminal per gli extraurbani: viale Francia, Forum Roccella, parcheggio Basile ( una volta completato il tram in corso Tukóry le linee Sais credo si attesteranno li)

  12. vicchio65

    Ben vengano tutti i discorsi sull’adeguamento di piazza Giulio Cesare, ma purtroppo siamo fuori tema. Questa è un’iniziativa (diciamo) privata portata avanti da Grandi Stazioni, proprietaria di 14 stazioni italiane e nata dallo smembramento delle FFSS; neanche Notarbartolo appartiene a questa società. Obiettivo di GS è la valorizzazione commerciale di questi grandi e storici immobili; niente di più.
    E’ paragonabile a quanto sta facendo l’ADSP al porto, quindi ogni intervento che non riguarda la proprietà della società è escluso dal progetto.
    E’ ovvio che un “colloquio istituzionale” è sempre ben accetto (come i discorsi sul Foro Italico con l’ADSP), ma non mi risulta che al momento ci sia alcuna discussione tra Comune e GS.
    Anche una visione congiunta con la MAL (Comune) o con il Passante (RFI) non è al momento presente.

  13. punteruolorosso

    @cico, interessante l’idea di un percorso commerciale interrato sotto a piazza giulio cesare che consenta di raggiungere la stazione da via roma senza dover fare tutto quel giro. in alternativa si potrebbe interrare il traffico automobilistico, con dei tunnel carrabili sotto a piazza giulio cesare e la pedonalizzazione di quest’ultima in superficie. una cosa del genere si è fatta a wuppertal, in germania, dove prima si entrava in stazione da una galleria pedonale un po’ lugubre, mentre adesso sono le macchine a passare sotto, e in superficie c’è un’enorme area pedonal-commerciale. tutto molto facile, anche grazie al biglietto unico integrato sulla singola corsa o al deutschland-ticket da 49 euro al mese che consente di prendere qualsiasi mezzo locale o regionale in tutta la germania.
    bella l’idea del quartiere della ferrovia, ma ci vogliono le linee tram, soprattutto quella su via roma.

  14. FF

    Quando sua eminenza Carta si premurerà di rendere pubblici questi accertamenti tecnici che vanno avanti da ben più di un anno. Ammesso siano mai iniziati, visto che non è dato sapere a chi siano stati affidati.

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